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Serie A, le pagelle di Virtus Bologna-Givova Scafati 77-84

Ancora sotto shock per la tremenda sconfitta subita venerdì sera ad Atene, le Vu Nere capitolano anche alla Segafredo Arena contro la Givova Scafati per 77-84. Si tratta della prima sconfitta stagionale nel campionato italiano, dove i bianconeri erano ancora imbattuti. Tanti i meriti di Scafati che ha giocato una gara gagliarda e precisa, ma sono tanti anche i demeriti di una Virtus brutta, stanca e svogliata. Con gli ultimi risultati, la squadra entra nel primo vero momento difficile della stagione, mentre entriamo nella settimana cruciale per l’Eurolega. Di seguito le pagelle:

Nico Mannion 6,5: dopo un primo tempo incolore, è tra coloro che guidano la rimonta nel secondo tempo. Davvero un buon impatto quello dell’ex Warriors nella ripresa, quando ha segnato con continuità sia dall’arco che da dentro l’area. Purtroppo non è riuscito a completare l’opera nel finale.

Daniel Hackett 6,5: come Mannion uno dei migliori, soprattutto nella seconda parte dell’incontro. Anche se commette qualche errore per eccesso di foga, il suo carattere lo rende il leader emotivo di una squadra che sembra avere poca fiducia. 18 punti e tanta voglia di fare che però non bastano.

Alessandro Pajola s.v.

Iffe Lundberg 5,5: prosegue il periodo difficile del danese nonostante qualche segnale positivo nel terzo quarto. Inspiegabilmente non vede più il campo e non ha occasione per esprimersi.

Marco Belinelli 4: serata pessima. 0 punti in 21 minuti, nessun apporto offensivo e tanti errori al tiro. In difesa qualche guizzo in più del solito lo fa anche vedere, ma non è abbastanza. Viene tenuto in campo a lungo nei momenti decisivi ma non riesce ad incidere, probabilmente debilitato dall’influenza che lo ha colpito nei giorni scorsi.

Kyle Weems 6: Kyle parte fortissimo nel primo quarto, quando guida i compagni segnando molti dei primi punti della squadra. Purtroppo paga un po’ di stanchezza e la sua intensità scema minuto dopo minuto.

Lucio Martini s.v.

Toko Shengelia 6+: considerando che è rientrato solo due giorni fa, offre un’ottima prestazione. Uno dei pochi ad essere davvero solidi con 13 punti e 5 rimbalzi, oltre ad un’abnegazione difensiva non da poco. Paga la scarsa forma fisica ma non sfigura.

Jordan Mickey 6: l’americano ancora una volta fa il suo. Nonostante qualche disattenzione difensiva soprattutto nella prima parte dell’incontro, è uno dei pochi a costituire un pericolo reale per la difesa avversaria. La sua costanza è ammirevole e disputa ancora una volta una partita sufficiente.

Mam Jaiteh 4,5: altra brutta uscita del centro francese. È davvero inspiegabile l’involuzione avuta dall’mvp di Eurocup quest’anno, probabilmente è vittima di un blocco mentale. Ancora una volta Scariolo non punta molto su di lui, che segna 2 punti e prende 4 rimbalzi solo in 17 minuti. Lo scorso anno si sarebbe mangiato la partita.

Ismaël Bako 4,5: AAA cercasi il Bako versione Real Madrid, quello di dominare contro Tavares e Poirier nella notte più scintillante dell’anno per le Vu Nere. Ormai quella versione del belga è un lontano ricordo, in campo appare disorientato e talvolta fuori contesto. Ormai le bocciature iniziano ad essere molte.

Gora Camara s.v.

Sergio Scariolo e staff tecnico 5: premessa, la Virtus scesa in campo contro Scafati era molto rimaneggiata. Infatti, mancavano uomini importanti come Pajola, Teodosic e Cordinier, oltre ad Ojeleye che rimarrà fuori almeno un mese per un problema al soleo. Per quanto gli infortuni abbiano il loro peso, ci sono alcuni demeriti da parte della panchina che sembrano evidenti. Il primo è di attenzione, di una mentalità vincente che pare scalfita dalle recenti sconfitte in coppa e che l’allenatore non riesce a ridare alla sua squadra. Oltre alla fiducia, alcune scelte nel finale non hanno convinto. Inspiegabile l’inutilizzo di Lundberg per un Belinelli in difficoltà, così come l’utilizzo di Bako per metà dell’ultimo quarto. Occorre uscire dalla crisi e farlo al più presto, per fortuna Scariolo ha l’esperienza dei più grandi ed è in grado di prendere in mano la situazione.