Reduce dalla grande vittoria contro il Fenerbahce, in una Segafredo Arena esaurita, ancora stanca ed incerottata dalle ultime settimane, la Virtus Bologna cade contro un’ottima Olimpia Milano. Gli storici rivali la fanno da padrone per tutti i 40′, con il solo Teodosic a metterli davvero in difficoltà. In una stagione così lunga e logorante può capitare di avere cali di forma o di tensione e le Vu Nere, stasera, ne sono state l’esempio. L’Olimpia, al contrario, dopo aver attraversato un periodo difficile si sta ritrovando e sembra essere tornata la corazzata delle passate stagioni. Di seguito le pagelle:
Nico Mannion 5,5: il giovane play ex Warriors non ha ripetuto l’ottima partita giocata contro il Fener. In una gara complicata dove l’attacco ha fatto fatica a trovare opzioni valide non è stato in grado di creare più di tanto ne per sé ne per i compagni. Purtroppo, 1/5 dall’arco e la sensazione di non essere più di tanto in fiducia.
Daniel Hackett 5: non gli si poteva chiedere più di tanto viste le sue condizioni fisiche. Sono settimane che Daniel gioca sopra ad un fastidio al polpaccio mettendo a rischio la sua salute pur di dare una mano alla causa. Certamente non fa una buona partita, certamente non riesce a tenere le guardie avversarie, ma ci si poteva aspettare tanto stasera.
Alessandro Pajola 6: un’altra prestazione sufficiente per Pajola che si conferma uno dei giocatori chiave di questa Virtus. Anche oggi gioca sotto infiltrazioni alla spalla, ma riesce comunque ad incidere contro una Milano fortissima. Nell’ultimo quarto, nel momento di massima difficoltà, segna due triple che ridanno un po’ di vana speranza alla squadra di Scariolo.
Milos Teodosic 8: l’unico a creare davvero qualche problema alla ben organizzata difesa degli uomini di Messina. Nel primo tempo regge da solo l’impatto con la partita grazie a triple clamorose e ad un ottimo senso di leadership. Purtroppo, come gli era già capitato in passato, perde il controllo nell’ultimo quarto ed esce dal campo con 5 falli. Poco importa, la partita era già abbondantemente finita.
Marco Belinelli 5,5: il problema non è offensivo perché il capitano conferma il buon momento di forma mettendo in difficoltà gli avversari con le sue uscite dai blocchi. Il dato di fatto è che nella sua metà campo, chiunque dovesse marcare, non è mai riuscito ad incidere ed è rimasto sempre un giro indietro.
Kyle Weems 5/6: il ritorno di Ojeleye poteva essere l’occasione per rivederlo giocare da ala piccola. Invece, per scelta tecnica, gioca solo 15′ di cui buona parte nel garbage time. Nel complesso non sfigura ma non ripete l’ottima prestazione di venerdì sera.
Semi Ojeleye 6: prima della partita sorprende tutti accorciando i tempi di recupero e tornando in campo a sole tre settimane dalla lesione al soleo. Come per Hackett è difficile aspettarsi che porti un contributo sostanzioso alla causa, ma riesce comunque a farsi sentire e a lottare come un leone sotto le plance. Si è rivista la sua grinta che tanto era mancata ai bianconeri.
Lucio Martini s.v.
Toko Shengelia 4,5: forse la serata più difficile della sua carriera in maglia bianconera. Il gigante georgiano viene battuto in ogni aspetto da un esperto Nicolò Melli e finisce per intestardirsi nel cercare tiri ad alta percentuale. Giovedì a Barcellona dovrà vedersela con Mirotić, speriamo recuperi testa e gambe.
Jordan Mickey 5: Scariolo aveva detto che infortuni come il suo, anche quando risolti, lasciano sempre alcuni strascichi che non ti permettono di rendere al massimo delle tue possibilità. Detto fatto, don Sergio non sbaglia mai, stasera soffre molto la fisicità dei lunghi di Milano come aveva sofferto con il Fener.
Gora Camara s.v.
Mam Jaiteh 5,5: i 9 punti e 10 rimbalzi finali non devono ingannare. Purtroppo Mam va molto in difficoltà contro i versatili Davies e Hines, finendo per non capirci più di tanto soprattutto in difesa. È questa una delle chiavi della vittoria di Milano, la possibilità di trovare i suoi centri quasi sempre in vantaggio sugli avversari. Inoltre sbaglia anche qualche facile appoggio da sotto, ma ormai ci è abituato anche lui.
Sergio Scariolo e staff tecnico 5,5: come affermato dallo stesso coach in conferenza stampa, è molto difficile far entrare la squadra in condizione ottimale giocando ogni tre giorni. I postumi della grande gara di venerdì sera si presentano tutti e Scariolo è costretto a tenere in campo Teodosic per 27′ per limitarne gli effetti. In una gara dominata dalla stanchezza, rimane un solo dubbio dal punto di vista tattico. Il rientro di Ojeleye poteva rappresentare la possibilità di rivedere Weems giocare da ala piccola, ma per gran parte del match sono stati preferiti quintetti con tre piccoli e due lunghi che hanno messo molto in difficoltà la squadra, soprattutto nella propria metà campo. Quando Kyle, dopo una vita, è rientrato a metà ultimo quarto, la Virtus ha avuto il suo ultimo sussulto nel tentativo di rimonta. Sarebbe convenuto utilizzarlo di più?
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