Questa mattina – 18 Settembre – presso la Palestra Porelli si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di coach Luca Banchi. Il tecnico toscano sostituisce l’esonerato coach Sergio Scariolo. Ecco le dichiarazioni del Patron Massimo Zanetti e di coach Luca Banchi.
Patron Massimo Zanetti:
“Oggi è una grande festa, presentiamo un grandissimo allenatore, ha avuto il premio come miglior allenatore dei mondiali. L’ho dovuto prendere a furor di popolo, tutti i tifosi, i social, persone che mi telefonavano, volevano tutti lui. Io avevo parlato anche con un altro grandissimo allenatore, De Raffaele, ma tutti volevano Banchi. Ha detto subito di sì. Venire alla Segafredo deve essere un onore, un piacere, uno deve essere orgoglioso di far parte della famiglia”.
“La Virtus è in qualche modo io, io mi sento in dovere di difenderla. E’ la squadra più importante d’Italia – detto dalla Gazzetta dello Sport, – col maggior numero di tifosi, anche più di alcune di calcio. Non è possibile che sia considerata una squadra come le altre”.
“Non voglio far polemica, oggi è la festa di Banchi. Considero Scariolo un grande allenatore, l’ho difeso fino all’ultimo, anche in società. Ma tutti gli amori finiscono, probabilmente qualcosa era successo.
L’anno scorso ha incontrato Toronto e il Real Madrid, avendo contratto con la Virtus, quasi come se fossimo una squadra di serie B”.
“La squadra di quest’anno io la trovo fortissima, e l’ha fatta Scariolo assieme a Paolo Ronci. Tutti i giocatori presi sono stati presi di comune accordo col coach. Sono arrivati fior di giocatori con ampia esperienza di Eurolega”.
“Non dimentichiamoci che Scariolo a ottobre scorso voleva mettere via sia Teodosic che Belinelli, pensava fossero vecchi. Li ho difesi io. Ho rinnovato Marco, per fortuna. Teodosic è giusto che ritorni a casa a Belgrado, e non l’abbiamo mandato via noi, non ha accettato la nostra proposta di rinnovo.
Banchi ha fatto un ottimo mondiale col lavoro di equipe senza stelle, altri si sono lamentati che gli mancava il realizzatore”.
“E mi ha dato fastidio che da sei mesi siamo trattati come una società di straccioni. Abbiamo il secondo budget in Italia dopo Milano. E il budget di quest’anno è stato voluto dall’Eurolega, non da noi. Io non hai detto a nessuno che tagliavamo il budget. E abbiamo altri milioni che spendiamo per la squadra femminile. Abbiamo preso 5 giocatori nuovi, voluti da Scariolo, sono convinto che la squadra è fortissima, e speriamo di vincere qualcosa”.
“Quando ho preso la Virtus, grazie al compianto Alberto Bucci, al primo anno abbiamo vinto campionato e coppa italia di A2, poi BCL, poi scudetto, poi Supercoppa, Eurocup, poi un’altra Supercoppa. Vedremo nel 2023… Ma sono anni in cui la Virtus ha sempre e solo vinto”.
“Io ho sempre detto che non ci sarò in eterno. E mi è sembrato giusto far entrare un altro grande imprenditore nella compagine azionaria, con l’impegno che io ci sarò sempre a sponsorizzare la società, e mi riprendo le quote se vorrà andare via, abbiamo questo accordo. Non è una diminutio, anzi. Rende la Virtus più forte.
Ho la convinzione più assoluta che coach Banchi sarà bravo a far girare bene la squadra molto forte che abbiamo costruito, come minimo forte come l’anno scorso o di più”
“Il palazzetto: sta andando avanti. Mi vedrò con i vertici della Fiera per vedere il progetto definitivo. I tempi tecnici italiani sono quelli che sono. Ma ci arriveremo. La scelta di fare un contratto d’affitto come si fa a Londra, a lungo termine, mi è sembrata una cosa giusta. Se no la Virtus entrava in una società semipubblica come società privata, e non aveva tutti i diritti sulla proprietà. Saremmo stati sempre in partecipazione con i vari eventi della Fiera e della città di Bologna. I soci saranno quelli che Fiera e città di Bologna riterranno opportuno. Ma non ho problemi a fare un contratto di 20 anni o anche di 30. Sarà sempre il palazzetto della Virtus, e non voglio mettere obblighi ai futuri soci della Virtus, magari arriverà un americano e vorrà fare un mega stadio, e sarà così liberissimo di farlo. L’ultima volta mi han detto sei mesi, speriamo siano davvero sei mesi. Ma restiamo nell’arena attuale finchè il nuovo palazzetto non sarà pronto”.
“Scariolo? Decisione obtorto collo, noi non abbiamo mai mandato via un allenatore. Djordjevic aveva problemi personali in quel momento, poi l’abbiamo ripreso e abbiamo vinto uno scudetto. Se uno attacca la Virtus devo rispondere. E gli abbonamenti si erano fermati, la piazza era in fermento”.
“Iffe Lundberg?: Scariolo voleva mandarlo via già l’anno scorso. Come fa a dire che siamo noi? Ad aprile gli ho stretto la mano, dovevamo rinnovare il contratto, gli ho detto che poteva fare la squadra come voleva. Lui voleva mandare via tutti i vecchi, non solo Belinelli e Teodosic, anche Weems – il mio prediletto – che Hackett, che ho visto piangere fuori dallo spogliatoio”.
Accetto la sfida con il mio stile. Non voglio essere una diminutio o un rallentamento perchè non ho progettato la squadra o non ho allenato i giocatori se non uno.
Dovrò ricalcare il solco di chi mi ha preceduto e pian piano imporre la mia visione di gioco. La squadra dovrà essere performante, e soddisfare un grande pubblico. Voglio rendere orgogliosi i tifosi. Nessuno si sveglia alla mattina per arrivare secondo, c’è voglia di vincere”.
“Dovrò ricalcare il solco di chi mi ha preceduto e pian piano imporre la mia visione di gioco. La squadra dovrà essere performante, e soddisfare un grande pubblico. Voglio rendere orgogliosi i tifosi. Nessuno si sveglia alla mattina per arrivare secondo, c’è voglia di vincere”.
“Il settembre più strano delle mia vita, un mondiale vissuto a regimi altissimi di euforia, e siamo stati accolti in patria come eroi nazionali. Abbiamo regalato emozioni speciali Venerdì, atterrato a Roma, ero tempestato di messaggi. Ho telefonato alla Virtus dal sedile dell’aereo. Ho saputo quanto successo. Non nascondo la stima e l’amiciza per Sergio Scariolo, per me è un punto di riferimento, come allenatore di club e di nazionali, quando ho avuto la nomina della Nazionale ho chiesto consiglio a lui”.
“Sono dispiaciuto per l’epilogo che ha avuto la sua avventura bolognese, ricchissima di successi.
Non ho esitato per quello che la Virtus rappresenta, e vado a ricalcare il solco di allenatori di altissimo livello.
Non conosco il gruppo, non voglio rallentarlo, metto a disposizione la mia esperienza e conoscenza.
Essere qui alla Porelli e vedere queste foto, pensare che il mio nome sarà associato a certi allenatore, mi riempie d’orgoglio”.
“E’ una squadra costruita con presupposti diversi, spero di renderla compatibile alla mia visione e dare un impulso al programma. Qui si parla di Virtus, si aspira solo all’eccellenza. Ora dobbiamo inserire i reduci dalla Nazionale e far acquisire alla squadra un livello di rendimento adeguato a competere prima possibile, c’è la Supercoppa, e poi il tritacarne di campionato ed Eurolega. Tutto molto probante”.
“Il roster è profondo? Decisamente, organico strutturato e costruito per avere la capacità di gestire il personale e gestire momenti di scadimento di forma e infortuni, che ci sono sempre.
Lundberg? E’ una scelta che il club riaffida allo staff tecnico. Si allenerà con noi da subito e vedremo se ci sarà margine per reinserirlo dato che la squadra è stata assemblata e costruita sul piano tecnico facendo conto della sua assenza”
“Oggi incontrerò la squadra, domani sarò alla riunione degli allenatori di Eurolega, prima di sabato avrò 3 allenamenti con la squadra. Milano è l’avversaria per antonomasia, ma pensiamo agli allenamenti e a inserire 3 giocatori (uno ancora infortunato) nel gruppo. Ho parlato solo con Marco Belinelli, capitano. Ci conosciamo ma non era mai capitato di entrare in dettagli. Sarà bello vedere i giocatori faccia a faccia oggi e poi dedicare tempo a ognuno. Ma adesso al primo posto c’è la squadra”.
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