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Virtus Bologna: completato l’aumento di capitale da 3,3 milioni di euro

Oggi 10 Gennaio 2025 scade la prima rata dell’aumento di capitale da 3,3 milioni di euro della Virtus Bologna. Gli azionisti Zanetti e Gherardi hanno coperto la loro parte, per un totale di oltre un milione di euro.


Virtus Bologna: La Prima Rata dell’Aumento di Capitale da 3,3 Milioni di Euro è Stato Coperto

Oggi, 10 gennaio, scadeva la prima rata dell’aumento di capitale da 3,3 milioni di euro che la Virtus Bologna aveva deliberato qualche settimana fa. Come previsto, non ci sono state sorprese e l’intera somma è stata coperta dai due principali azionisti del club. Secondo le informazioni riportate dal Corriere di Bologna e dal Resto del Carlino, Massimo Zanetti e Carlo Gherardi hanno provveduto a versare la loro parte, rispettivamente il 55% e il 45% dell’importo complessivo.

Cosa Significa per la Virtus Bologna

In seguito al versamento, nelle casse della società sono entrati poco più di un milione di euro. Questi fondi sono essenziali per la gestione ordinaria del club, permettendo di garantire la continuità delle attività e coprire le necessità quotidiane della squadra, in attesa di futuri sviluppi sul piano finanziario e sportivo.

L’Importanza dell’Aumento di Capitale

L’aumento di capitale deliberato dalla Virtus Bologna era stato pensato per rafforzare la solidità finanziaria del club. Con la copertura completa da parte degli azionisti, la società ha fatto un passo importante verso la stabilizzazione economica e il supporto a lungo termine.

La Virtus Bologna Affronta un Bilancio in Passivo, Ma Con la Guida di Zanetti e Gherardi

Non è un segreto che i bilanci della Virtus Bologna stiano affrontando passivi considerevoli. Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, per la stagione 2022-23 il passivo ammonta a 8.220.339 euro, mentre quello per la stagione 2023-24 si attesta su 3.777.536 euro. Tuttavia, nonostante questi numeri, la situazione non appare preoccupante grazie alla presenza di Massimo Zanetti e Carlo Gherardi a capo della società.

Un Club di Alto Livello in un Settore con Difficoltà Economiche

I club sportivi di alto livello, specialmente nel mondo del basket, non sono estranei a queste situazioni finanziarie difficili. Come esempio, la Olimpia Milano ha affrontato per anni bilanci in rosso, con il presidente Elliott che ha sempre coperto le perdite con assegni personali, prima che la gestione passasse sotto il controllo di un gruppo societario. La Virtus, quindi, non è un’eccezione, e questi passivi non sono del tutto inaspettati, considerando le difficoltà generali che uno sport come il basket comporta, dove gli utili sono rari.

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L’Aumento di Capitale e i Benefici di Cassa

Per far fronte a questi passivi, la Virtus Bologna ha recentemente intrapreso un aumento di capitale, e la prima rata di 3,3 milioni di euro è stata versata anticipatamente, portando 1 milione di euro nelle casse del club. Questa somma andrà a migliorare la liquidità, ma non verrà utilizzata per investimenti sul mercato, come alcuni speravano. Piuttosto, l’operazione ha lo scopo di risollevare la situazione finanziaria a breve termine.

Inoltre, l’operazione legata alla CRIF sugli affitti Fiera non riscossi ha evitato un possibile contenzioso che avrebbe potuto avere risvolti disastrosi per la società, mettendo al sicuro la Virtus da problemi legali. Ciò consente al club di affrontare con maggiore serenità la restante parte della stagione.

Prospettive Future: L’Assemblea e la Coppa Italia

Con l’aumento di capitale completato, la Virtus Bologna può guardare con più tranquillità alla Assemblea e al proseguimento della stagione, anche se l’obiettivo in EuroLeague è ancora complicato. Tuttavia, la Coppa Italia rappresenta un’opportunità importante per risollevare la stagione e portare a casa un trofeo che potrebbe rivelarsi cruciale.

Il Futuro della Società e le Quote

Non ci sono cambiamenti nelle quote societarie della Virtus. Massimo Zanetti ha ribadito che non ha intenzione di lasciare la guida del club prima che venga completata la nuova Arena, una struttura che potrebbe segnare una nuova era per la società. D’altra parte, Carlo Gherardi, presidente di CRIF, ha confermato il suo ruolo di traghettatore verso la prossima fase della Virtus, ma senza l’intenzione di assumere il controllo diretto della società a lungo termine.