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Virtus Bologna 22/23: Awudu Abass

Se ci fosse un premio per il giocatore più sfortunato del campionato, di sicuro Abass entrerebbe tra i pretendenti più accreditati. L’ala piccola italiana classe 1993 si appresterebbe a vivere la sua terza annata in bianconero, se gli infortuni lo lasciassero in pace per un po’. Abi arriva in Serie A giovanissimo, a soli 17 anni, lanciato dalla Pallacanestro Cantù come prodotto del vivaio. Durante la sua esperienza canturina, Abass migliora le sue prestazioni di anno in anno diventando capitano del club a soli 22 anni. Grazie alle grandi prestazioni messe in mostra nelle ultime due stagioni con il club lombardo, Awudu attira l’interesse dell’Olimpia Milano, con la quale firma un contratto biennale nell’estate 2016.

Il salto nel club più titolato d’Italia non è però proficuo come tutti si aspettavano, a causa della grande concorrenza presente all’interno della squadra milanese e ad un livello più alto degli avversari. A questo punto, Abi si ritrova davanti ad un bivio e sceglie di trasferirsi in un altro club per rilanciarsi e tornare ad essere protagonista. Quindi, nell’estate del 2018 firma un biennale con Brescia, squadra di medio- alto livello che inserisce fin da subito Abass al centro del progetto. Dopo due anni da leader vissuti in Lombardia, l’ala italiana decide di riprovare un’esperienza in un top club e si unisce con un contratto pluriennale alla Virtus Bologna, con la quale vince lo scudetto 2021.

In nazionale, partecipa agli Europei del 2017 venendo sconfitto ai quarti di finale dalla Serbia. Successivamente, viene convocato al torneo preolimpico di Tokyo, che vede qualificarsi la spedizione azzurra per le Olimpiadi, per le quali non viene convocato.

Abass è un giocatore dalle indubbie qualità, che ha però bisogno di tempo e del giusto contesto per esprimersi al meglio. Non è un caso che, all’Olimpia, in un contesto tecnico- tattico non adatto alle sue caratteristiche, Abi abbia probabilmente vissuto l’esperienza peggiore della sua carriera. Allo stesso modo, non è un caso che l’ala italiana si sia integrato perfettamente subito dopo a Brescia, dove ha vissuto le sue annate migliori. Alla Virtus Bologna, dopo un periodo di ambientamento, si rivela decisivo nella corsa allo scudetto 2021, uscendo dalla panchina come riserva di Kyle Weems.

In quei playoff, che rappresentano l’unico momento in cui si è potuto ammirare un Abass al top della condizione, l’ala italiana ha messo in mostra le sue doti: difesa accanita e buone letture offensive. Abi, infatti, è un buon attaccante che può arrivare al ferro così come attendere un passaggio sugli scarichi. Se in fase offensiva ci potrebbero essere ancora miglioramenti, in fase difensiva Awudu ha già dimostrato di essere uno dei migliori del nostro campionato. Le qualità del nativo di Como nella propria metà campo sono una buona difesa sul perimetro, la capacità di contendere i tiri al ferro e una grande elevazione che gli permette di stoppare e di prendere un discreto numero di rimbalzi.

Le Vunere si augurano di riavere Abass al top il prima possibile. Il giocatore, infatti, è out dallo scorso settembre, quando a Trento si è rotto il legamento crociato del ginocchio destro. Dopo un anno di duro lavoro, quando sembrava pronto per rientrare, Abi si è infortunato allo stesso ginocchio e rimarrà fuori almeno fino all’anno nuovo. Avere un giocatore come Awudu a disposizione sarebbe oro per Sergio Scariolo, che si ritrova ora con la coperta corta sul fronte italiani.

Se fosse a disposizione, il giocatore italiano troverebbe molto spazio in campionato nelle rotazioni bianconere, grazie alla sua versatilità. Prima del suo rientro, toccherà a Ruzzier, Menalo e Camara non far rimpiangere Abi. Anche nel caso fosse sano, sarebbe difficile ipotizzare un suo utilizzo in Eurolega, nonostante abbia tutte le carte in regola per conquistarsi alcuni minuti nella massima competizione continentale.

Foto: Virtus.it