SERIE A – La Virtus Bologna batte il Banco di Sardegna Sassari per 95-85 e riprende il cammino vincente in campionato.
La Partita
Con l’ingresso di Pajola all’inizio del secondo tempo, la Virtus cambia marcia e inizia a dominare in entrambe le metà campo. Il numero 6 bianconero segna subito una tripla, serve tre assist, uno per un tiro in corsa e uno per la bomba di Belinelli. Poi, è Hackett a siglare il 51-45 con un tiro dall’angolo, portando i suoi a un vantaggio consistente contro il Banco di Sardegna. Nonostante la reazione di Sassari, che risponde con le triple di Tambone e un break da nove punti di Veronesi, la Virtus non si scompone.
Con il gioco in transizione, Shengelia si fa protagonista, mostrando il suo talento sia in attacco che in difesa, e incrementando il vantaggio bianconero fino al +11 (59-58). Ma il Banco di Sardegna non molla, e si riporta in scia grazie ai tiri pesanti di Veronesi. Alla fine del terzo quarto, però, la Virtus risponde con una serie di accelerazioni di Cordinier e due bombe fondamentali di Pajola, che permettono ai bianconeri di allungare sul 74-64.
Nell’ultimo quarto, Grazulis segna al ferro e Polonara realizza una tripla, spegnendo ogni speranza di rimonta per Sassari, che comunque risponde con una bomba di Bibbins. Ma la Virtus non si ferma: Morgan si accende con una penetrazione per l’83-73. Nonostante un altro jumper di Bibbins e una tripla di Bendzius, che riavvicinano il Banco di Sardegna fino al -5, una pesante bomba di Polonara e una serie di movimenti impeccabili di Shengelia mettono fine a ogni speranza di recupero. La partita si chiude sul 95-85, con una vittoria convincente della Virtus.
Tabellino
Parziali: 21-18; 37-41 (16-23); 74-64 (37-23); 95-85 (21-21).
Segafredo Virtus Bologna: Cordinier 9; Belinelli 14; Pajola 9; Clyburn 6; Shengelia 19; Hackett 8; Grazulis 9; Morgan 7; Polonara 10; Diouf 2; Akele 2; Tucker 0. Coach: Banchi
Banco di Sardegna Sassari: Cappelletti 12; Bibbins 7; Piredda NE; Trucchetti NE; Halilovic 19; Fobbs 0; Tambone 8; Veronesi 15; Bendzius 17; Vincini NE; Sokolowski 7; Renfro 0. Coach Markovic
Gli Highlights
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Le Pagelle
Isaia Cordinier – Voto 7
Gioca una partita di grande sostanza, al fianco di Morgan. È lui a guidare il gioco, distribuiendo 6 assist e mettendo in mostra una varietà di soluzioni: attacchi al ferro, rimbalzi importanti e una difesa che annichilisce Fobbs, lasciandolo praticamente senza opzioni.
Marco Belinelli – Voto 7
Finalmente in sintonia con Pajola, il canestro sembra allargarsi per lui. Nel momento cruciale della partita, firma 8 punti consecutivi, contribuendo in maniera decisiva alla fuga. La sua performance è sottolineata da un ottimo +17, il miglior della serata.
Alessandro Pajola – Voto 8,5
Entra nel secondo tempo quando la Virtus sta attraversando un periodo difficile e cambia completamente l’inerzia della partita. La sua intensità è contagiosa, e le sue triple sono pesantissime. In soli 19 minuti, segna 17 di valutazione e ottiene 16 di +/-, numeri che testimoniano la sua incidenza sul gioco.
Will Clyburn – Voto 4,5
Nel primo tempo sembra fuori ritmo, troppo concentrato a cercare soluzioni individuali che non portano grandi frutti. Difensivamente è disattento, e quando entra nel secondo tempo la partita è ormai quasi decisa, senza riuscire a fare la differenza. Il suo -6 di +/- riflette la sua prestazione sottotono.
Toko Shengelia – Voto 7,5
Con Pajola che lo trova nei giusti spazi, diventa praticamente impenetrabile. La sua prestazione offensiva è impeccabile, mettendo a segno 25 di valutazione. Il georgiano è il migliore della serata, dominando in tutti i frangenti del gioco.
Daniel Hackett – Voto 6,5
La sua performance è in netta crescita, con una maggiore fiducia nei suoi mezzi. Non solo trova il canestro, ma distribuisce anche 4 assist nei 23 minuti in cui è in campo. Una prestazione solida, seppur non brillante.
Andrejs Gražulis – Voto 6
Esordio con più minuti in campo, ma la sua prestazione è discreta. Non eccelle, ma non delude nemmeno, adattandosi bene al ruolo di “5 tattico” e offrendo il suo contributo senza forzare mai il gioco.
Matt Morgan – Voto 6-
Ha qualche difficoltà a impostare il gioco a ritmo lento, ma cresce nei momenti di transizione veloce. In difesa, soffre un po’, ma continua a lottare senza mollare, cercando di fare la sua parte.
Achille Polonara – Voto 7
Entra nel secondo quarto e non esce più, diventando uno degli elementi chiave nella rotazione. La sua versatilità nell’accoppiamento con Shengelia (o Gražulis) permette alla squadra di giocare senza un centro di ruolo, ma con tanta energia e solidità.
Momo Diouf – Voto 5
Inizia bene ma poi commette qualche errore difensivo che lo porta a non vedere più il campo. La sua prestazione è altalenante e lascia la squadra con qualche incertezza.
Nicola Akele – Voto 5
Nonostante un buon passaggio nel momento di difficoltà, non riesce a imporsi nella partita. Non porta un impatto concreto sul match, e la sua prestazione è più di supporto che di sostanza.
Rayjon Tucker – Voto 4
Prova a entrare nel gioco, ma non riesce a trovare il suo ritmo. La sua performance è lontana da quella a cui ci si aspetta da lui, restando ai margini della partita e con un -4 di valutazione e -3 di +/-, numeri che evidenziano la sua difficoltà ad entrare in partita.
La Sala Stampa
Coach Luca Banchi: “Una vittoria frutto di una ritrovata energia nel secondo tempo. Abbiamo provato a far riposare alcuni elementi, ma poi alcuni giocatori hanno deciso di onorare questa maglia e questo stemma. Nel secondo tempo abbiamo girato la partita attraverso un quintetto coriaceo che ha visto Alessandro Pajola come leader. Mi piacerebbe che lui fosse un po’ l’esempio per tutti, lui gioca in questa squadra da 10 anni, non è comune in questa epoca, è un patrimonio, tenetevelo stretto. Ho fatto un tentativo maldestro di tutelarlo nel primo tempo, oggi c’era la volontà di cercare energie altrove, ma nell’intervallo Alessandro ha fatto capire che aveva voglia di entrare in campo per vincere. Voglio vedere gente affamata in campo, non è facile indossare il peso di questa maglia, va compreso, e alcuni ancora non lo hanno capito. Non abbiamo nomi altisonanti che possono vantare altri team di Eurolega, dobbiamo opporre il gioco di squadra. Sono già passati ormai due mesi, chi non lo ha ancora capito deve darsi una svegliata. Fino all’ultimo momento continuerò a spingere, anche oggi i minuti di Grazulis diventano preziosi, come quelli di Akele, perchè dobbiamo cercare di accordare la partita di alcuni, non possiamo chiedere sempre agli stessi. L’idea iniziale era prendere gente affamata di giocarsi le proprie chance, questo voglio vedere: gli errori sono tollerati quando sono abbinati allo spirito di squadra, nessuno pretende di essere già performante, ma ci sono cose in termini emotivi che vanno al di là del talento. In termini di spirito e dedizione non accetto compromessi”
A Dazn invece: “Ogni vittoria va celebrata perché non è semplice giocare a questi livelli con questa frequenza, trovare le energie come abbiamo fatto stasera, per girare la gara sotto il profilo tecnico e nervoso. E Alessandro Pajola è stato certamente uno di quelli che ha dato un segnale importante ai compagni, come si addice ad un giocatore del suo valore, non soltanto tecnico ma anche del suo spessore umano.”
Alessandro Pajola “Siamo stati bravi a cambiare l’energia nel secondo tempo. Giocando tante partite è dura trovare le energie, vediamo da tre doppie settimane consecutive. Siamo stati bravi, ogni tanto uno, ogni tanto l’altro. Ringrazio il pubblico, a volte anch’io fatico a trovare l’energia ma grazie alla spinta di questo fantastico pubblico tutti riusciamo a fare qualcosa in più. Cappelletti? Fa sempre piacere vederlo, ed è sempre difficile stargli dietro”
Coach Nenad Markovic “Abbiamo provato a controllare la partita e nel primo tempo ce l’avevamo fatta, poi la chiave è stato il terzo quarto con l’ingresso di Pajola. Ha avuto un grande impatto sia in difesa che in attacco e ha spinto anche i suoi compagni a giocare meglio e a giocare più veloci. Nell’ultimo quarto abbiamo provato a rientrare, ma alcuni episodi, come il canestro da tre di Polonara o il tiro aperto sbagliato di Bendzius, ce lo hanno impedito”
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