BAYERN MONACO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 90-66
(25-21, 41-37, 67-53)
Bayern Munich: Weiler-Babb; Thomas 11; Jaramaz 9; Lucic 14; George 3; Obst 18; Sillah NE; Rubit 2; Ogunsipe; Sisko 10; Hilliard 15; Schilling 8.
All. Trinchieri
VIRTUS: Belinelli 17; Pajola 4; Alibegovic 5; Hervey 8; Udoh 9; Ruzzier 5; Colombo NE; Jaiteh 6; Barbieri NE; Weems 5; Abass 7.
All. Scariolo.
Una Virtus non ancora al completo tiene testa al Bayern Monaco per 30′ e cede soltanto nel finale ai padroni di casa che conquistano così la finale della Magenta Cup dove affronteranno la Stella Rossa. Segafredo che, invece, domani alle 15 se la vedrà con il Panathinaikos nella finale per il terzo e quarto posto.
Parte forte la Segafredo con un parziale di 9-2 firmato prevalentemente da capitan Belinelli. Il Bayern però torna sotto e, trascinato da Lucic, firma un contro parziale che porta sul +6 i padroni di casa e costringe al timeout Coach Scariolo. L’energia di Hervey e Abass, in uscita dalla panchina, permettono ai bianconeri di tornare a contatto e chiudere i primi 10′ a -4 (25-21). All’inizio del secondo periodo Monaco trova il bersaglio dall’arco e prova a scappare sul 34-21; Belinelli dall’arco sblocca l’attacco bianconero. La Virtus si rilancia con un parziale di 2-14: Abass schiaccia in contropiede, poi 6 punti in fila di Udoh costringono al timeout Trinchieri sul 36-35 a 3′ dall’intervallo lungo. Al rientro la Segafredo rimette la testa avanti con un altro canestro di Belinelli, poi il Bayern chiude 43-37 all’intervallo. Pajola e Belinelli aprono il secondo tempo con due iniziative personali. I padroni di casa tornano a segnare con Thomas e Hilliard e il Bayern torna sul +10 a 2′ dalla fine del terzo quarto. La Segafredo, con quattro assenze, inizia ad accusare la stanchezza e a 10′ dalla fine il tabellone recita 67-53. Nell’ultimo periodo i bianconeri continuano a lottare, tornando sotto la doppia cifra di svantaggio. La squadra di Trinchieri, però, ne ha di più e porta a casa la gara. Finisce 90-66.
Le parole di coach Sergio Scariolo nel post-partita: “Esperienza molto interessante. Abbiamo giocato contro una squadra di alta Eurolega e ci siamo resi conto delle differenze, soprattutto a livello fisico. Nel primo tempo, pur con errori e qualche alto e basso, siamo stati bene in partita. Poi nel secondo tempo si è vista la loro fisicità, nelle palle perse che ci hanno forzato e nella differenza importante a rimbalzo. E hanno messi tiri da tre punti in qualche caso con grande qualità, in altri li abbiamo concessi con un po’ di ingenuità. Hanno aperto un gap che poi si dilatato alla fine, però ci sono indicazioni molto utili e punti di apprendimento importanti, al di là delle situazioni contingenti di una partita di precampionato che lascia il tempo che trova, quando si vince e quando si perde. La cosa che mi preoccupa un po’ di più è aver superato i minutaggi di qualche giocatore rispetto al previsto, ma abbiamo avuto qualche situazione di falli che ci ha scombussolato le rotazioni. Ma ripeto, una bella occasione e una tappa per imparare qual è la differenza con l’Eurolega, parola con cui a volte ci riempiamo la bocca con poca conoscenza dell’argomento. E ripartire, già da domani, con poche ore per riposare e zero per preparare. Domattina cercheremo di capire quali errori erano evitabili e quali strutturali o inevitabili, sui quali non vale neanche la pena di soffermars”i.
Le parole di Udoh a fine gara – “E’ ancora preseason, e abbiamo giocatori fuori. Dobbiamo avere memoria corta, pensare a migliorare e allenarci forte.”
Foto: Virtus.it