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Pagelle: Openjobmetis Varese-Segafredo Virtus Bologna

Le pagelle ai giocatori della Segafredo Virtus Bologna a cura di “Vu Nere Bologna”

Tony Taylor 8: il vero trascinatore di questo trend positivo della Virtus Bologna, fatta eccezione per la gara di Trento. Il playmaker di Sleepy Hollow sforna una prestazione totale da 21 punti, 6 assist, 8 falli subiti, 3 rimbalzi, 2 recuperate e 27 di valutazione finale.

Kelvin Martin 7: Salgono di livello le prestazioni del numero 1 bianco-nero. Tanta energia, buona difesa e decisivo anche in attacco: 14 punti (season-high), 5 rimbalzi e 3 assist per una partita da incorniciare per l’ala americana.

Yanick Moreira 6,5: che debutto per il centro che dopo un primo tempo a prendere le misure con il campionato italiano, nel secondo si scatena facendo vedere parte del suo repertorio. 13 punti (5/6 da 2 e 3/3 dalla lunetta), 6 rimbalzi e 1 assist in 13 minuti per lui.

Amath M’Baye 6,5: Avrebbe potuto finire con un bel 10 in pagella se fosse stato perfetto e letale come nel primo quarto. Il francese accende subito la partita e indirizza sui binari giusti la Virtus mettendo a referto 15 punti sono nel primo quarto (15 anche a fine gara). Decisivo anche se nel corso della gara si spegne.

Dejan Kravic 6,5: partita solida per il lungo serbo: 8 punti, 5 rimbalzi, 2 stoppate e 1 assist testimoniano il suo più che onesto contribuito alla causa.

David Cournooh 6: 12 minuti sul parquet prima del brutto infortunio. L’esterno di Villafranca però prima di abbandonare il campo definitivamente spara una tripla in faccia ad Avramovic e gioca un’altra gara concentrata.

Filippo Baldi Rossi 6: la bomba nel finale di terzo quarto risulta fondamentale per spegnere l’entusiasmo dell’Openjobmetis Varese e del pubblico di casa. Partita giocata quasi senza macchie.

Alessandro Pajola 5,5: Svolge il proprio compito negli 8 minuti di utilizzo limitando gli errori rispetto all’ultima uscita.

Kevin Punter 5: l’inizio fan ben sperare ma la guardia di New York ultimamente fa fatica a trovare la retina e mettersi in ritmo. Da ritrovare.

Pietro Aradori 5-: Quasi non si nota sul parquet se non per qualche gioco ben costruito nel secondo tempo. 1 punti con 0 realizzazioni dal campo però sono davvero insoliti per un marcatore di razza come lui.