Il 27 Maggio 1984 la Virtus Bologna si laurea Campione d’Italia per la 10° volta nella propria storia. É lo scudetto della stella, un tricolore arrivato a distanza di 50 anni della prima promozione e 54 dalla prima gara giocata.
Nella prima fase del campionato, quella del girone all’italiana con partite di andata e ritorno, la Granarolo Bologna conclude la stagione al 2° posto in classifica con 44 punti e un bilancio di 22 vittorie e 8 sconfitte. A guidare la Serie A c’è la Simac Milano di coach Dan Peterson che ha conquistato 50 punti, frutto di 25 vittorie in 30 gare.
L’avventura nei playoff inizia nei quarti di finale contro la Febal Napoli. I partenopei hanno chiuso la regular season al 7° posto e negli ottavi di finale hanno eliminato la Gedaco Udine (2° in Serie A2) vincendo la serie per 2-1.
Gli uomini di coach Alberto Bucci vincono Gara 1 per 96-77 ma cedono in Gara 2 in casa della Febal per 88-86. Si decide tutto quindi in Gara 3 e i bianconeri conquistano le semifinali vincendo per 77-68 con i 20 punti di Van Breda Kolff e i 17 di Bonamico.
Le strade della Virtus Bologna ora si incrociano con la Berloni Torino. I piemontesi in regular season hanno conquistato gli stessi punti della Granarolo (44) ma per differenza canestri le V Nere hanno chiuso avanti in classifica. I piemontesi nei quarti hanno eliminato la Star Varese con un secco 2-0 (87-78; 73-87) e il bilancio in campionato contro la Virtus dice 1-1.
Ma in semifinale la compagine di Villalta e compagni vincono per 81-73 Gara 1 a Bologna e 81-87 a Torino in Gara 2.
Si arriva quindi alla serie finale che decreterà la vincitrice del campionato. Come da pronostico la lotta per il tricolore sarà tra Simac Milano e Granarolo Bologna. Gli uomini di coach Dan Peterson hanno vinto per 2-0 la serie contro l’Indesit Caserta nei quarti di finale e contro la Jollycolombani Cantù in semifinale.
Le scarpette rosse hanno il fattore campo a proprio favore ma la Virtus Bologna stravolge subito i piani espugnando il Palazzone dello Sport in Gara 1. Il 20 Maggio i bianconeri vincono per 82-86 con i 24 punti di Villalta e i 20 di Brunamonti mentre per i padroni di casa non bastano i 24 di Carr e i 22 di Premier.
Il 23 Maggio 1984 la serie quindi si sposta al PalaDozza. La partita sembra mettersi bene per la compagine di Alberto Bucci che chiude avanti il primo tempo 36-33 e poi a metà ripresa vede espulso Dino Meneghin dall’altra parte. La Simac però non si scompone e compie l’impresa vincendo per 71-75 con i 24 punti di Premier mentre sono vani i 16 punti di Brunamonti per le V Nere.
Il 27 Maggio 1984 si decide quindi tutto in Gara 3. Si gioca al Palazzone dello Sport di San Siro, la Simac ha quindi il fattore campo dalla sua parte anche se deve rinunciare a Dino Meneghin per squalifica (3 turni). La Granarolo non è intimorita e dopo pochi minuti di gara conduce nettamente la partita con Villalta sugli scudi: il primo tempo si conclude sul 39-43 per le V Nere. Nel secondo tempo i bianconeri sono sempre avanti nel punteggio ma vedono Milano avvicinarsi più volte fino al 74-75 a poco più di 30 secondi dal termine del match. A Bariviera trema la mano e con lo 0/2 dalla lunetta riconsegna il pallone alla Virtus ma soprattutto fallisce un importante sorpasso per la Simac. Milano commette fallo ma alla rimessa Bucci rinuncia al subire fallo per conquistare i liberi. Il pallone arriva quindi a Brunamonti che va a schiacciare indisturbato il 74-77 che consegna lo scudetto alla Virtus Bologna. Un’immagine che diventerà iconica quella della fuga del playmaker verso il canestro. Strepitosa gara di Villalta che chiude con 25 punti a cui vengono aggiunti anche i 16 di Bonamico e i 14 di Van Breda Kolff.
A Milano inizia la festa per il popolo Virtussino che può festeggiare la conquista della stella, prima squadra a riuscirci dopo proprio l’Olimpia che vanta già nel suo palmarès due stelle conquistate (20 scudetti fino a quel 1984).
Alberto Bucci quindi al suo primo anno da capo allenatore compie l’impresa di riportare il tricolore a Bologna e qualche giorno più tardi conquisterà anche la Coppa Italia. Per Renato Villata è il 3° scudetto, per Marco Bonamico il 2° mentre per Roberto Brunamonti e Augusto Binelli è il primo dei tanti successi che avverranno negli anni successivi.
Roster Virtus Bologna: Elvis Rolle, Jan van Breda Kolff, Augusto Binelli, Marco Bonamico, Roberto Brunamonti, Alessandro Daniele, Domenico Fantin, Matteo Lanza, Gianluca Trisciani, Piero Valenti, Renato Villalta, Maurizio Brunelli. Coach: Alberto Bucci.