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La Repubblica: “Virtus Bologna travolta, Milano come un treno. È una coppa di lacrime”

LA REPUBBLICA – Il trofeo resta stregato per i bianconeri surclassati dall’Armani e già eliminati ai quarti. L’ultimo successo risale al 2002. Non c’è stata partita in nessuna delle due metà campo.

Frecciarossa rimarrà solo un treno, per la Virtus. Quello dei desideri che all’incontrario va. O quello di un mesto ritorno a casa, perchè il trofeo intitolato al simbolo dell’alta velocità, sarà affar d’altri. Di Milano, detto chiaro, per nitida e prepotente inerzia, se cherà altre due volte questa spietata partita d’ingresso: in pratica, l’abrogazione del derby d’Italia, anche a futura memoria, e per ora alla sua quarta tappa stagionale (3-1 Olimpia, adesso), ridotta la Virtus a una comparsata dimessa su entrambe le metà del campo. La sua Coppa Italia torinese è durata un giorno, il tabù dura in-vece da 23 anni. Mai più vinta, da quell’ultima, di otto alzate, data-ta 2002.

Non c’è stata partita, e potrebbero pure risparmiarsi il rito delle cifre i fedeli di questa setta. Tranne le 14 triple a 6 di Milano, un indicatore serio di scelte con-sapevoli e ben sfruttate, gli altri numeri sono farlocchi. Più rimbalzi e più assist per la Vu, per dire, in realtà mai in partita, se non in qualche +3 d’avvio, quando entrambi i diesel si stavano scaldando. Scendendo ai protagonisti, lo strapotere di Shields è andato oltre il suo 7/13 più 4 assist: ha domi-nato la gara, finchè c’è stata, con la fortuna di avere, da bravo esecutore, un’orchestra di Sanremo alle spalle. L’ha supportato Dimi-trijevic (6/8, 3 assist), in dirompente ascesa dopo tanto penare, e ha usato un filo di gas Leday (4/9, 7 rimbalzi, le manette a Shengelia), così come Bolmaro, dopo aver marchiato a fuoco l’ini-zio. Di fronte, il più vivace è stato Diouf, al suo record di punti con 20, 7/7 da due, 6 liberi su 8, ресса-to fosse tutto bottino senza peso.

Di Walter Fuochi | Articolo completo su La Repubblica.it