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Jannik Sinner squalificato tre mesi per il caso Clostebol: tutti i dettagli

TENNIS – Jannik Sinner e il Caso Clostebol: accordo con la WADA, tre mesi di squalifica. Tutti i dettagli.

La Questione Clostebol di Jannik Sinner: La Risoluzione del Caso

Dopo mesi di incertezze e dibattiti, la vicenda legata al Clostebol che ha coinvolto Jannik Sinner ha finalmente trovato una conclusione. Il numero uno del tennis mondiale è stato oggetto di un’indagine da parte della WADA (Agenzia Mondiale Antidoping), la quale aveva presentato ricorso contro la sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale Indipendente dell’ITIA.

Il Caso: Da Indian Wells al TAS

Tutto è iniziato nell’ultimo torneo di Indian Wells, quando Sinner è risultato positivo alla sostanza Clostebol in due occasioni. Nonostante ciò, il tribunale dell’ITIA lo aveva scagionato da ogni accusa, riconoscendo che non si trattava di un caso di doping intenzionale.

Nonostante l’assoluzione, la WADA ha deciso di ricorrere al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport), invocando la responsabilità oggettiva dell’atleta nei confronti del proprio staff. Il cuore della disputa non risiedeva tanto nel doping in sé, quanto piuttosto in una questione di negligenza.

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L’Accordo tra le Parti: Tre Mesi di Sospensione

L’udienza fissata per il 16 e 17 aprile a Losanna non si è mai tenuta, poiché le parti hanno preferito trovare un accordo extragiudiziale. Jannik Sinner ha accettato un periodo di ineleggibilità di tre mesi, evitando così un lungo iter processuale.

Il Comunicato Ufficiale della WADA

L’Agenzia Mondiale Antidoping ha confermato di aver raggiunto un accordo per risolvere il caso. Secondo il comunicato, Sinner ha accettato una sanzione di tre mesi di ineleggibilità per una violazione delle norme antidoping, dopo essere risultato positivo al Clostebol, sostanza proibita, nel marzo 2024. La WADA aveva presentato ricorso al TAS dopo che il Tribunale Indipendente dell’ITIA aveva scagionato l’atleta, ma le circostanze specifiche del caso hanno portato alla decisione di un accordo extragiudiziale.

WADA ha accettato la spiegazione di Sinner riguardo alla causa della violazione, riconoscendo che l’atleta non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al Clostebol non gli ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage. Tuttavia, secondo il Codice Mondiale Antidoping e i precedenti del CAS, l’atleta è ritenuto responsabile anche per la negligenza del suo team. È stata quindi ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi.

Dettagli dell’Accordo

Il periodo di ineleggibilità di Sinner decorre dal 9 febbraio 2025 e terminerà il 4 maggio 2025, inclusi i quattro giorni già scontati dall’atleta durante la sospensione provvisoria. Secondo le normative, Sinner potrà riprendere ufficialmente l’attività di allenamento dal 13 aprile 2025. La WADA ha formalmente ritirato il proprio ricorso al CAS in seguito a questo accordo.

Le Parole di Jannik Sinner

Jannik Sinner ha commentato così la conclusione della vicenda: “Questo caso mi tormentava ormai da quasi un anno e il processo ancora sarebbe stato lungo, con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno. Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e ritengo che le rigide regole della WADA siano una protezione importante per lo sport che amo. Su questa base, ho accettato l’offerta della WADA di risolvere il presente procedimento con una sanzione di tre mesi.”

Le Parole di Jamie Singer, Legale di Jannik Sinner

Jamie Singer, legale di Jannik Sinner, ha espresso soddisfazione per la conclusione del caso: “Sono felice che Jannik possa finalmente lasciarsi alle spalle questa dolorosa esperienza. La WADA ha confermato i fatti stabiliti dal Tribunale Indipendente. È chiaro che Jannik non aveva alcuna intenzione, non era a conoscenza della situazione e non ha ottenuto alcun vantaggio competitivo. Purtroppo, gli errori commessi da alcuni membri del suo team hanno portato a questa situazione.”

Con questa risoluzione, il caso di Jannik Sinner può finalmente considerarsi chiuso, con l’atleta che ha accettato la responsabilità per gli errori del suo entourage, ma senza alcuna intenzione di barare o cercare vantaggi illeciti.