Visualizzazioni: 10445

Jannik Sinner e il caso doping, il Presidente WADA: “Per noi è responsabile”

TENNIS – La Wada ha deciso di procedere con il ricorso contro l’assoluzione di Jannik Sinner per il caso doping. Il presidente Witold Banka spiega perché il caso Sinner è diverso da quello di Iga Swiatek.


Caso doping Sinner: il presidente Wada spiega la decisione di procedere con il ricorso

Il caso doping che coinvolge Jannik Sinner sta per entrare nella sua fase cruciale. Il 16 e il 17 aprile, il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) esaminerà in udienza la positività al clostebol del tennista italiano, un episodio che ha portato alla decisione della Wada (Agenzia Mondiale Antidoping) di ricorrere contro l’assoluzione di Sinner, nonostante le circostanze particolari legate al suo caso. Il presidente della Wada, Witold Banka, ha voluto chiarire pubblicamente la posizione dell’agenzia, facendo delle distinzioni tra il caso di Sinner e quello di Iga Swiatek, anch’ella trovata positiva (alla trimetazidina), ma che ha ricevuto un trattamento diverso dalla Wada.

Se ti interessa approfittare dell’offerta Amazon Prime, puoi iscriverti gratuitamente e godere dei vantaggi per 30 giorni. Puoi annullare l’abbonamento in qualsiasi momento. [Scopri di più qui!]

Le dichiarazioni di Witold Banka: “Due casi completamente diversi”

In un’intervista rilasciata al portale polacco Sport.rp, Banka ha spiegato che la Wada ha deciso di procedere con il ricorso contro Sinner per una serie di motivi che rendono il suo caso differente rispetto a quello di Swiatek. Secondo il presidente della Wada, le sostanze dopanti coinvolte sono diverse, così come le circostanze che hanno portato alla positività dei due atleti. Banka ha infatti sottolineato che per entrambi i casi è stato chiesto il parere di esperti esterni, ma le decisioni sono state prese in base alla specificità di ciascun caso.

Sinner è responsabile delle sue azioni“, ha affermato Banka, precisando che la positività del tennista italiano è stata determinata da un errore del suo ex fisioterapista, Giacomo Nardi, che applicò un unguento sulla pelle di Sinner senza proteggersi con i guanti. Nonostante ciò, la Wada considera comunque il tennista responsabile per le azioni del suo staff. “Un atleta professionista è responsabile anche per le azioni dei suoi collaboratori. Questo è il principio fondamentale dell’antidoping”, ha chiarito il presidente della Wada.

La differenza tra Sinner e Swiatek: due casi da trattare separatamente

Per quanto riguarda il caso di Iga Swiatek, Banka ha spiegato che il tipo di sostanza coinvolta (trimetazidina) era presente in un medicinale contenente melatonina, un errore che, secondo la Wada, non comporta la stessa gravità rispetto alla positività di Sinner, che è stata determinata da uno steroide presente nell’unguento applicato dal suo collaboratore. “La trimetazidina nel caso di Swiatek è qualcosa di completamente diverso rispetto allo steroide trovato nell’unguento di Sinner”, ha ribadito Banka.

Anche se entrambi gli atleti sono tra i migliori tennisti del mondo, le differenze nei dettagli delle sostanze e nelle circostanze hanno portato la Wada a trattare i casi separatamente, con esiti distinti.

Cosa succederà al processo di aprile?

Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) sarà chiamato a decidere sul caso di Jannik Sinner dopo il ricorso della Wada, che ha contestato l’assoluzione ottenuta dal tennista italiano. La data dell’udienza è fissata per il 16 e il 17 aprile 2025. In quel contesto, il tribunale esaminerà in dettaglio le circostanze, la gestione del doping e le responsabilità degli atleti e dei loro collaboratori.

Quanto ha guadagnato Jannik Sinner dopo la vittoria degli Australian Open 2025? Le cifre e il montepremi

Conclusione

Il caso doping che coinvolge Jannik Sinner continua a suscitare polemiche e discussioni nel mondo del tennis, con la Wada che ha deciso di ricorrere contro l’assoluzione del tennista italiano. Witold Banka, presidente dell’agenzia mondiale antidoping, ha voluto chiarire la posizione della Wada, sottolineando che i due casi, quello di Sinner e di Iga Swiatek, sono ben diversi tra loro per le sostanze coinvolte e le circostanze. Resta da vedere quale sarà la decisione del TAS nelle udienze di aprile.