Le dichiarazioni in sala stampa di coach Sasha Djordjevic e di coach Walter De Raffaele nel post-partita di Segafredo Virtus Bologna-Umana Reyer Venezia, quarto di finale delle Final Eight di Coppa Italia.
Segafredo Virtus Bologna
Coach Sasha Djordjevic: “Giusto fare i complimenti alla squadra che ha vinto. Hanno sfruttato i nostri errori e hanno avuto sicurezza nelle giocate. Noi non siamo entrati con lo spirito giusto, soprattutto difensivo. Sui nostri errori hanno fondato il break, ci siamo avvicinati un paio di volte poi alcune giocate hanno tolto a noi un’inerzia che in quel momento avevamo. Per due volte siamo tornati a contatto e abbiamo sbagliato due giocate che solitamente facciamo tranquillamente”.
“Siamo arrivati corti, senza due giocatori importanti per noi. Non è solo questa partita, è un periodo: già qualche settimana fa si sentiva la stanchezza. Per noi ogni partita è stata importante nell’ultimo periodo, siamo arrivati corti, anche nelle idee. Si è vista una differenza con Venezia che evidenzia la maggior freschezza loro: noi poco a poco siamo sempre arrivati dietro ma alla fine è mancata la freschezza fisica e mentale. Dovevamo fare molto di più. Ci sono mancate le seconde e le terze soluzioni. Abbiamo avuto fretta nel finire l’azione, non ci sono stati quasi mai extra pass. Dobbiamo capire come siamo arrivati a questo. Noi siamo questi, abbiamo tirato fuori quello che avevamo. A nessuno piace perdere, bisogna analizzare gli avversari per imparare. A me servirà come esperienza, guardo sempre chi è meglio di me e stasera lo sono stati loro.”
Final Eight di Coppa Italia, quarti di finale: Segafredo Virtus Bologna-Umana Reyer Venezia: 82-89
Umana Reyer Venezia
Coach Walter De Raffaele:“Potevamo vincere soltanto con una grande partita al limite delle nostre potenzialità, visto anche l’infortunio di Vidmar ieri nell’ultimo allenamento e che ci aveva sinceramente un po’ abbattuto. Devo dire che la disponibilità ed il sacrificio della mia squadra è veramente qualcosa che delle volte è sopra ogni immaginazione. Abbiamo giocato una partita completa, cercando soprattutto di limitare il grandissimo talento di Bologna, cercando di spostarlo su giocatori che sono magari meno abituati a queste situazioni. Dall’altra parte cercare di aprire molto il campo. La squadra si è sacrificata, con tanti fuori dai propri ruoli. C’è molta soddisfazione ma siamo consapevoli di non aver ancora fatto niente. Adesso ci aspetta un’altra dura partita. Vedere il sacrificio di un giocatore come Stone passare da playmaker titolare a fare il quattro titolare, senza aprire bocca, poi spostandosi ancora. O ancora i 13 rimbalzi di Bramos… Spero mi capiti un’altra squadra così, ma per lo spessore sarà davvero difficile“.