EUROLEGA – Terza sconfitta consecutiva per la Virtus Bologna che non completa la rimonta contro il Partizan Belgrado: le Vu Nere perdono alla Segafredo Arena con il punteggio di 71-81 nonostante l’esordio di Justin Holiday.
Articolo in aggiornamento…
Cronaca:
La Virtus Bologna deve arrendersi al Partizan Belgrado che espugna la Segafredo Arena grazie a una prova eccezionale dalla distanza (11 su 18 da tre punti) e a un dominio sotto le plance, soprattutto nel quarto finale. La Virtus parte con il piede giusto, guidata da un ottimo Shengelia (16 punti), ma un blackout prolungato nel secondo quarto, coinciso con l’ingresso delle seconde linee, cambia l’inerzia del match. Da quel momento, le Vu Nere sono costrette a inseguire, cercando una rimonta che non arriva. Non basta neanche l’esordio di Justin Holiday per evitare la diciottesima sconfitta stagionale in EuroLega.
La partita: Come di consueto, il tecnico del Partizan, Obradovic, inserisce Lundberg nel quintetto iniziale, mentre nel primo quarto è Sterling Brown a prendersi la scena con 8 punti in pochi minuti. La Virtus risponde con un gioco focalizzato sotto canestro, con Shengelia come principale protagonista offensivo. Il georgiano realizza un incredibile 8 su 9 dal campo da due, portando la Virtus in vantaggio 23-17 al termine del primo quarto. Nonostante i tentativi di rotazione di Ivanovic, la panchina della Virtus non riesce a incidere, con Hackett, Belinelli e Polonara che non trovano spazio nel gioco. È solo Morgan, con il suo canestro nell’avvio del secondo quarto, a dare un po’ di energia alla squadra. Tuttavia, la situazione cambia rapidamente e il Partizan sorpassa la Virtus, portandosi sul 29-33.
La Segafredo cerca di reagire, ma Brown, con la sua mano infuocata, non permette il ritorno dei padroni di casa. A poco più di un minuto dalla fine del primo tempo, fa il suo esordio Justin Holiday. Nel frattempo, Obradovic schiera il suo quintetto più fisico, con Davies e Jones, mentre la Virtus si affida alla “smart ball”, con Shengelia a fare da centro. Il finale di tempo è favorevole ai serbi, che allungano grazie a una tripla di Lundberg e una schiacciata di Brown, su una palla persa di Cordinier. Si va all’intervallo sul 36-44.
Al rientro in campo, il Partizan continua a bombardare da oltre l’arco, mettendo a segno tiri spettacolari e portandosi a +14 (40-54), con Carlik Jones che si fa sentire in attacco. La Virtus tenta la reazione, segnando tre triple (due di Hackett e una di Morgan), ma la difesa non regge il ritmo degli ospiti e, al termine del terzo quarto, il Partizan è ancora in vantaggio, 57-66.
Nel quarto finale, la Virtus cerca di reagire con Cordinier, che risveglia la folla e porta la squadra a -4 (65-69). Ma il Partizan è preciso, e una nuova tripla di Davies ferma la rimonta dei padroni di casa. Ivanovic si affida a Holiday e Polonara, che sfrutta gli assist di Shengelia per portare la Virtus a -4 (71-75) a meno di tre minuti dalla fine. Ma è l’ultimo sussulto della partita. La Virtus non riesce più a segnare e il Partizan, approfittando di alcuni rimbalzi offensivi cruciali di Tyrique Jones, consolida la sua vittoria. La partita si conclude 71-81.
Tabellino
Virtus Bologna: Cordinier 13; Holiday 0; Belinelli 0; Pajola 5; Shengelia 16; Hackett 7; Grazulis 8; Morgan 9; Polonara 8; Diouf 2; Akele NE; Tucker 3. Coach Ivanovic.
Partizan Belgrado: Davies 11; Lundberg 9; C. Jones 19; Washington NE; Koprivica NE; Nakic NE; Pokusevski 0; Brown 20; Bonga 8; Lakic 2; Mike NE; Jones 12. All. Obradovic.
Highlights
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Pagelle:
Isaia Cordinier – voto 6,5 – Non si tira mai indietro, lottando su ogni pallone, ma a volte sembra andare in confusione (3 palle perse). La sua energia è fondamentale per la squadra, tanto che contribuisce anche con 5 rimbalzi e 4 assist.
Justin Holiday – voto 6 – Quasi a sorpresa nei 12 e a sorpresa debutta anche con la Virtus Bologna. I primi minuti sono difficili, soprattutto in attacco, ma si fa sentire in difesa. Non è ancora in sintonia con il gioco, ma la sua presenza si fa comunque notare nel complesso.
Marco Belinelli – voto 5 – Pochi minuti sul parquet e troppo poco per giudicare la sua prestazione, fatica come il resto della squadra durante il secondo quarto.
Alessandro Pajola – voto 5,5 – Difensivamente è sempre pronto, offre buoni passaggi ai compagni e si fa valere. Tuttavia, nel finale, Ivanovic preferisce altre soluzioni e lo tiene fuori nel quarto quarto.
Toko Shengelia – voto 7,5 – Per lunghi tratti è il motore della Virtus, guidando la squadra e mettendo a referto buoni numeri. Nella parte finale, però, calano la sua incisività e precisione. Nonostante ciò, resta il miglior giocatore in campo con una valutazione altissima.
Daniel Hackett – voto 6,5 – Dopo un inizio difficile, si riscatta con determinazione, soprattutto nel terzo quarto, quando riesce a fermare l’avanzata del Partizan e a dare nuova energia alla squadra con canestri importanti e delle buone difese.
Andrejs Gražulis – voto 5,5 – Qualche buon movimento vicino a canestro, ma non riesce ad allargare il gioco. In difesa non è abbastanza presente, non prendendo nemmeno un rimbalzo.
Matt Morgan – voto 6 – Qualche buona conclusione dall’arco, anche se poco costante. Non è brillante in difesa e le sue letture in attacco non sono sempre precise, ma contribuisce comunque quando serve. Sfortunato anche in un paio di occasioni.
Achille Polonara – voto 6 – Una partenza difficile con un errore che pesa, ma si riscatta nella seconda parte della partita, soprattutto in attacco, dove aiuta la squadra a rimanere in partita. È importante anche nella rimonta che ha riacceso le speranze.
Momo Diouf – voto 6,5 – Nonostante i due falli veloci che ne limitano il minutaggio, si fa trovare sempre pronto. È solido in difesa e in attacco, ma alla fine deve guardare la partita dalla panchina quando la squadra non riesce a raccogliere rimbalzi importanti.
Nicola Akele – senza voto – 40 minuti in panchina.
Rajon Tucker – voto 5,5 – È attivo e lotta, ma il suo tiro da fuori è poco preciso e questo lo porta a restare in panchina per gran parte della ripresa. Si fa sentire in altri aspetti del gioco, ma la sua difficoltà al tiro è troppo evidente.
Sala Stampa:
Coach Dusko Ivanovic: “Partita dura, penso che sia stata decisa nel secondo quarto, dove abbiamo perso palloni e commesso tanti errori. Al rientro dagli spogliatoi ci abbiamo provato, siamo arrivati sul -4 ma nel finale ci è scappata di mano. Penso comunque che, al di là del secondo quarto, abbiamo giocato una buona gara e fatto un buon lavoro.”
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