EUROLEGA – L’EuroLeague ha presentato un piano di espansione che potrebbe portare a 20 le squadre partecipanti nel torneo Si valutano due alternative per il formato della competizione, con un cambiamento nel numero di partite e nelle settimane con doppio turno.
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EuroLeague: Un Futuro con 20 Squadre e Cambiamenti nel Format
L’EuroLeague ha recentemente tenuto un incontro di due giorni tra gli azionisti, ma non sono state prese decisioni concrete. Tuttavia, è emersa una questione fondamentale che dovrà essere discussa nei prossimi mesi: l’espansione della competizione a 20 squadre.
Il Piano di Espansione della EuroLeague prevede la possibilità di aggiungere nuove squadre, ma il vero interrogativo riguarda il formato della stagione. Ci sono due opzioni principali in discussione:
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Mantenere l’attuale formato: Se l’EuroLeague non dovesse cambiare, si tratterebbe di un calendario di 38 giornate con ben nove settimane con doppio turno, il che comporterebbe una stagione molto intensa. In questo scenario, l’inizio della stagione 2025-26 potrebbe essere fissato appena una settimana dopo la fine dell’Eurobasket.
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Un Nuovo formato con due conference da 10 squadre ciascuna: La seconda opzione prevede la creazione di due conference separate, con ciascuna composta da 10 squadre. Ogni squadra giocherebbe 18 partite contro le squadre della stessa conference e una partita contro ciascuna squadra dell’altra conference. In questo scenario, le partite in totale sarebbero 28, e il numero di settimane con doppio turno scenderebbe a quattro. Questo formato sarebbe più gestibile, ma porterebbe a meno partite in casa, con conseguenti minori introiti in molti casi.
I Pro e i Contro del Cambiamento
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Vantaggi del formato con due conference: Un calendario meno congestionato, con il numero di settimane con doppio turno ridotto, potrebbe migliorare la qualità del gioco e permettere ai giocatori di avere più tempo di recupero. Inoltre, la stagione sarebbe più equilibrata con un numero più gestibile di partite.
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Svantaggi: La riduzione delle partite in casa potrebbe tradursi in minori guadagni per molte squadre, dato che il pubblico e i diritti TV spesso dipendono dal numero di partite casalinghe.
Conclusioni
L’EuroLeague si trova quindi a un bivio importante: espandere la competizione a 20 squadre senza modificare il formato attuale, rischiando una stagione molto lunga e faticosa, oppure optare per un nuovo modello con conference, riducendo il numero di partite ma compromettendo le entrate di alcune squadre. Quale strada sceglieranno gli azionisti della EuroLeague? La decisione finale è attesa nei prossimi mesi.
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