Coach Sasha Djordjevic è stato intervistato da “La Gazzetta Dello Sport” dove ha parlato della Virtus Bologna e dei prossimi mondiali in Cina con la Serbia.
VIRTUS BOLOGNA
“La Virtus oggi è una Ferrari storica di seconda mano, il mio obiettivo è trasformarla in una Ferrari nuova fiammante. Tutti vogliono e vedono la Virtus come il grande club del passato, ma dopo 20 armi non è così. Ci vuole umiltà, dobbiamo capire come possiamo migliorare. Tutti vorrebbero vedere una finale scudetto Virtus-Olimpia Milano. Io vivo e lavoro perché possa succedere nella prossima partita, che per me è sempre la più importante”
MONDIALI E FINESTRE FIBA
Per il Mondiale convocherò molti giocatori, compresi quelli della Nba. Le Nazionali sono importanti, sono la vetrina del movimento. Noi serbi sentiamo ancora il fuoco dentro per il nostro Paese. Quello che ho provato vedendo la Jugoslavia vincere il Mondiale di Manila nel 1978 mi ha spinto a diventare giocatore e campione. Parlo di impatto emotivo, quello di un ragazzino di 11 anni che sognava di fare qualcosa di importante per la propria Nazionale non per soldi, fama o ricchezza, ma per pura ambizione sportiva.
“Le finestre hanno creato un ranking artificioso. Per me in Nazionale devono andare sempre i migliori giocatori. È un obbligo che abbiamo verso il sistema, inteso come sponsor, istituzioni e tifosi”