Le parole di coach Pino Sacripanti, intervistato da “La Provincia” sulla sfida di domenica contro la Red October Cantù:
“Conosco Pashutin, un coach di spessore che ha vissuto momenti “top” di basket. Ci sono stati due innesti di grande valore come Mitchell e Jefferson, poi vedo grande atletismo e fisicità”
Un riferimento al Pianella: “Tanto di cappello ad Andrea Mauri e a Claudio Vassallo se, dopo tanto lavoro, riusciranno a essere gli artefici della nuova casa di Cantù: spero tantissimo che andrà in porto. E poi vorrei aggiungere io una cosa: tengo tantissimo al settore giovanile, è la cosa che più mi lega a Cantù. Ora ci gioca mio nipote, un 2003, che ha battuto Varese nel derby. Vedere poi il lavoro di Fabio Borghi nella sistemazione della tensostruttura di Albate per fair giocare i ragazzi del territorio è una soddisfazione personale, perché stato un mio giocatore”.
Insomma, il rapporto è forte: “L’emozione è sempre alta, così come il numero di messaggini che ricevo. Ma ci sono 2 punti in palio ed è questo che conta per noi: dovremo disputare una grande partita”.