Visualizzazioni: 41

Brescia vince sulla sirena: la Virtus Bologna fuori dai playoff

La Germani Basket Brescia si aggiudica il big match in chiave speranze playoff battendo la Segafredo Virtus Bologna per 77-75.
Partita pazzesca e dalle mille emozioni al PalaLeonessa che vede trionfare i padroni di casa grazie alla tripla allo scadere di Luca Vitali.

Le V Nere dopo un pessimo avvio nel terzo quarto con un parziale di 7-31 avevano ribaltato la gara ma poi Brescia spinta da Laquintana ritornano a contatto della Segafredo vincendo sul suono della sirena dopo che Punter avevano regalato il nuovo +1 alla compagine bianco-nera.
La Germani con questo successo sale a quota 28 punti e può sperare ancora nei playoff mentre la Virtus dice addio alla post-season.

Parziali: 23-15; 42-27 (19-12); 49-58 (7-31); 77-75 (28-17).

Cronaca da virtus.it:

GERMANI BRESCIA:  Vitali 9, Moss 8, Hamilton 22, Abass 15, Beverly 7, Mensah ne, Laquintana 11, Caroli ne, Zerini 3, Sacchetti 2. All. Diana

VIRTUS SEGAFREDO: Taylor 6, Punter 10, Martin 12, M’Baye 4, Moreira 18, Pajola 5, Baldi Rossi 7, Cappelletti ne, Kravic 13, Aradori, Berti ne, Cournooh. All. Djordjevic.N

Questa è la pallacanestro. Ti confeziona una serata che potrebbe diventare memorabile, te la scombina con un tiro che arriva, col cuore in gola, sull’ultima sirena. La Virtus Segafredo esce dal Palaleonessa battuta dopo aver gettato il cuore in campo, in fondo a una partita di grandi parziali e grande intensità.

E’ partita forte, Brescia, con un primo allungo micidiale ispirato dalla zona. Ha risposto Bologna, ma si è fatta addirittura gigantesca nel terzo quarto, chiuso con un parziale di 7-31 che ha letteralmente ribaltato la gara. E in un finale in cui la Germani ha pescato il jolly Laquintana, inaspettato Mvp con 11 punti nella sola ultima frazione, il tiro di Kevin Punter a meno di 4 secondi dallo stop ha fatto sperare che il copione fosse davvero quello giusto. Invece, da lontano e di sghimbescio è arrivato il bolide di Luca Vitali, uno coltivato dentro la Porelli, che ha picchiato sul tabellone e infilato la retina. Fine delle trasmissioni, partita sfuggita, ripresa, controllata e scivolata via sulle ultime curve. La corsa verso le prime otto posizioni si ferma in attesa degli altri risultati, ma a quelli diventa legata indissolubilmente.

PRIMO QUARTO – Brescia parte con lo stesso quintetto della sfida con Milano, e dispiega subito la zona. Funziona: la Segafredo pare sorpresa, tira da lontano ma non trova il canestro, mentre di là Moss arpiona palloni e Vitali dirige con sicurezza. Hamilton chiude con due triple spezzagambe il primo parziale di 11-0 in tre minuti, che costringe Djordjevic a fermare i suoi per ragionarci su. Al rientro, Hamilton spara la terza tripla e Moss gli va dietro, allungando il parziale a 16-0. I primi punti di Bologna, tripla di Baldi Rossi, arrivano quasi a metà del parziale. E Filippo è vitale, perché mette anche momentaneamente fuori gara Hamilton, costringendolo al secondo fallo, Bologna respira, Martin ne fa cinque in fila in mezzo minuto (tripla e poi rubata a Vitali e contropiede), Taylor aggiunge il suo bolide da tre e stavolta il parziale (0-11) è della Virtus, che mostra di essere viva portandosi a -5 (16-11). Vitali continua coi suoi lampi, Zerini li raccoglie a metà ma basta per riportare Brescia a +8 sulla prima sirena (23-15), e l’ultimo tentativo di Punter centra il tabellone ma non fa gridare al miracolo.

SECONDO QUARTO – Punter continua a lottare con il coperchio invisibile che tappa il canestro (0 su 5 da tre, fin qui) e anche le percentuali da due sono basse per la Segafredo. Così, Brescia allunga con Abass dopo due minuti (26-15), ma se l’uomo del Bronx non trova la quadra, ci pensano Moreira da sotto e Martin con un contropiede a firmare un 0-6. La Virtus c’è, in una partita intensa e delicata. Rientra Hamilton e colpisce subito duro, ma stavolta Punter risponde, ed è 26-21. Ma la Germani riparte, e lo fa ancora nel segno di Hamilton, che è in serata ad alta percentuale balistica. Altre due triple (e siamo a 6/9 da tre e 19 punti in sedici minuti) per il 37-24, un’altra fuga. Due antisportivi di fila fischiati contro Bologna (Kravic, poi Baldi Rossi), offrono a Brescia l’occasione per tornare avanti di 15 (39-24). Resta questo il divario all’intervallo (42-27), e se è vero che non sempre le cifre dicono tutto, ce ne sono un paio su cui soffermarsi nella partita della Germani: a metà gara, 20 punti di Hamilton (con 6/10 da tre) e 10 assist di Luca Vitali.

TERZO QUARTO – La pausa tonifica la Segafredo, che rientra in campo con quella fame che coach Djordjevic le chiede, e trova un faro sotto canestro in Moreira. Martin spara la tripla che scava le certezze di Brescia, che in quattro minuti e mezzo segna soltanto due punti e subisce un parziale di 0-13. Significa che la partita della Virtus è raddrizzata: da 44-29 a 44-42. La Germani sbaglia anche tiri facili, qualcosa evidentemente si è inceppato anche nella testa, mentre Punter ha addirittura la tripla del sorpasso nelle mani. Ma è questione di poco: Martin mette i punti del pareggio, Moreira in contropiede addirittura quelli del primo sorpasso: 44-46, e stavolta lo 0-17 lo ha servito la Virtus. Il piede sull’acceleratore lo mette Pajola, con una tripla fondamentale (46-51). Il talento di Ancona delizia con un assist a Moreira per il massimo vantaggio, +7 (46-53), e se Abass trova la tripla della speranza, Punter lo ricaccia indietro con quella della determinazione. Baldi Rossi mette il +9 sulla sirena, e alla mezz’ora il mondo è cambiato: parziale da incubo per la Germani, un devastante 7-31 e Bologna che produce un basket praticamente perfetto.

ULTIMO QUARTO – Brescia è davvero all’angolo. Non reagisce, e Moreira infila i punti del primo vantaggio in doppia cifra (49-60). Poi gli dà il cambio Kravic, e il denominatore comune è che i lunghi bianconeri giganteggiano. Il +14 è il massimo vantaggio (51-65, poi 53-67), quando la Germani cerca di risollevarsi con una tripla che tiene accesa la fiamma. Ma anche negli spigoli della partita, adesso la Segafredo ha il controllo. Brescia si rifà sotto, e si appoggia all’uomo inatteso, Tommaso Laquintana. E’ lui, col cuore, a riportare Brescia a -5 (66-71), e a due giri di lancette il distacco è di nuovo minimo (68-71). Laquintana inventa un canestro penetrando e “bucando” Kravic, poi va a prendersi il fallo di Taylor e trascina – letteralmente – Brescia al nuovo sorpasso, 72-71. Taylor rimette la freccia, ma sbaglia l’aggiuntivo, Abass risponde senza timori: 74-73. Kevin Punter, 3 su 18 fino a questo punto, infila il canestro che potrebbe diventare il più prezioso della serata. Ma il destino mette la Virtus di fronte al suo passato: è Luca Vitali, prodotto della “cantera” bianconera, a trovarsi in mano il pallone che brucia più di tutti, e ad infilare sulla sirena una tripla di tabellone che spegne il grande sogno bianconero.