Le dichiarazioni in sala stampa di coach Marco Ramondino e di coach Sergio Scariolo nel post-partita di Bertram Derthona Basket Tortona-Segafredo Virtus Bologna, 6ª giornata della LBA Serie A UnipolSai 2021/22.
BERTRAM DERTHONA TORTONA
Coach Marco Ramondino: “È stata una partita molto buona, a tratti ottima, quindi vanno fatti i complimenti ai ragazzi per l’impegno agonistico e l’esecuzione. Stasera vogliamo ringraziare la gente che è venuta al palazzetto, perché l’entusiasmo e la positività che ci hanno trasmesso sono stati importanti. Speriamo di avere questa atmosfera anche nelle prossime occasioni, perché anche stasera ci sono stati alti e bassi ma la percezione era completamente diversa. Il pubblico è stato decisivo e ci ha esaltato nelle giocate che abbiamo fatto, lo sottolineo nuovamente. Severini non ha giocato per scelta tecnica, mentre Sanders aveva forte dolore al ginocchio, per cui non era in grado di contribuire. Questi due mesi di stagione hanno detto che non si possono fare valutazioni definitive, bisogna essere contenti della prestazione nel contesto di oggi, perché come la gara di Trieste non è stata fatale quella di oggi non è definitiva. La Virtus ha un roster profondo, una diversa identità tecnica a seconda dei giocatori che può mettere in campo, un’organizzazione di gioco impressionante ed è la squadra che ha trasmesso il maggiore senso di controllo delle partite: oltre agli aspetti tecnici e tattici, a livello mentale abbiamo lavorato sul fatto di andare oltre e passare all’azione successiva qualunque cosa sarebbe successa in campoʺ.
SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA
Coach Sergio Scariolo: “Complimenti agli avversari, hanno preparato la partita in maniera eccellente dal punto di vista tecnico e mentale. Noi dobbiamo alzare la mano, chiedere scusa ed analizzare questa prestazione. Dobbiamo migliorare nelle partite in trasferta: abbiamo dimostrato una mancanza di maturità importante e l’unico rimedio è almeno lavorare, cominciando da domani. Dovevamo essere all’altezza della situazione, soprattutto quando il vento tira contro: c’è bisogno di più maturità, più leadership, più compattezza. Lo dicevo anche quando vincevamo le partite anche con vantaggi ampi: abbiamo ancora una situazione precaria di gestione mentale, di tenuta difensiva, abbiamo ancora molta strada davanti a noi. Quando vuoi essere un giocatore di una squadra di alto livello c’è da giocare ogni due-tre giorni: devi essere in grado di concentrarti, di prepararti in poco tempo. A me le scuse non piacciono, anche se possono avere una logica. Pajola? Se Alessandro dice che non può giocare, non può davvero giocare, è l’ultimo che si tira indietro.”
Foto: Virtus.it