Alessandro Pajola nel derby vinto dalla Segafredo Virtus Bologna contro la Lavoropiù Fortitudo Bologna ha realizzato il proprio career-high in Serie A in punti segnati.
Il gioiellino delle V Nere ha messo a referto 14 punti ritoccando il suo precedente record di 9 punti fatto registrare contro la Carpegna Prosciutto Pesaro il 13 Ottobre 2019 nella 4a giornata di campionato.
Per Pajola è quindi la prima partita in doppia cifra: un derby che ricorderà a lungo e con il quale ha potuto festeggiare la vittoria contro i cugini e la convocazione in nazionale.
L’esterno bianconero è stato poi intervistato da Tuttosport:
Convocazione in Nazionale
“Essere in azzurro è un grande motivo di orgoglio, un primo risultato del tanto lavoro svolto, ero sempre nelle giovanili quindi è anche la continuazione di un percorso. Anzi, un inizio”.
La crescita
“Giocare in un sistema solido rende tutto più facile. Poi durante il lockdown mi sono concentrato su me stesso, sui dettagli utili. E ogni giorno mi alleno con Teodosic, Markovic e gli altri campioni. Ho un coach importante che crede in me, mi consiglia e striglia”.
Il rapport con coach Djordjevic:
“Djordjevic si ferma a lungo con me, per parlare, consigliare. Il bello è che ha già vissuto le mie esperienze, gli interessa molto l’aspetto mentale e la questione della leadership. Per me è fondamentale”.
Sulla difesa:
“La difesa mi ha sempre entusiasmato. So che bisogna segnare per vincere ma se rubi palla e segni un canestro facile, vinci più facilmente. A volte cerco esageratamente la palla, amo rischiare in tal senso, mi esalta proprio. Lavoro per controllare questa mia tendenza, che a volte può mettere in in difficoltà i miei compagni se sbaglio.
Il sogno
“L’idea di giocatore bandiera mi piace molto ma c’è ancora una lunga strada”.
Foto: Giulia Pesino