L’AD Luca Baraldi ha rilasciato un’intervista al “Resto del Carlino” dove ha parlato delle prossime sfide della Virtus in EuroCup, Coppa Intercontinentale e Final Eight ma anche di Alessandro Gentile e playoff
“Nei prossimi giorni ci giochiamo 2 dei 4 obiettivi che ci siamo dati, per cui in ballo c’è il 50% della stagione. Sappiamo che non sarà facile perché Tenerife gioca in casa la Coppa Intercontinentale, mentre in Coppa Italia incontriamo subito Venezia e se andassimo in finale, e se dall’altra parte il pronostico fosse rispettato, affronteremmo Milano, in sostanza sono tre finali.
Siamo favoriti? La classifica in questo momento dice questo, ma sappiamo che le partite non si giocano a tavolino, ma sul campo e ogni gara non è mai uguale all’altra. Certo se vincessimo la Coppa Italia, allora i primi indiziati per la vittoria dello scudetto saremmo noi.
Cosa è cambiato in un anno? Due cose: la prima è che arrivato un coach come Djordjevic che ci ha indicato la direzione giusta per fare dei passi in avanti a noi che siamo persone di sport, ma non lo eravamo di basket; la seconda è che patron Zanetti ha deciso di investire per percorrere quella strada.
Contrasti con Djordjevic? Liti non ne abbiamo mai avute, confronti accesi durante le riunioni sì, ma alla fine ci siamo sempre alzati dal tavolo con una posizione condivisa. L’ultimo? Per Alessandro Gentile, lui lo voleva e io ero contrario. Nulla da dire sul giocatore, ma una squadra formata da lui Milos Teodosic e Stefan Markovic poteva non essere facilmente gestibile e noi non potevamo permetterci questo rischio.
I playoff in Fiera? Sì e se passeremo il primo turno tutta l’operazione diventerà sostenibile e le spese saranno coperte.
In Fiera ci sarà un investimento di 80 milioni di euro? La cifra è quella. Ora la prossima tappa è quella di costruire un piano industriale che renda sostenibile l’intera operazione».