L’11 Maggio 1995 la Virtus Bologna riscrive la storia del basket italiano vincendo il 3° scudetto consecutivo e il 13° della propria storia.
La Buckler Beer Bologna guidata da coach Alberto Bucci, ritornato al timone dopo che Ettore Messina, conclusa la stagione 92/1993, accettò l’incarico di C.T. della Nazionale, domina ancora il campionato italiano di pallacanestro.
I bianconeri per il terzo anno consecutivo infatti chiudono la regular season al 1° posto con 50 punti conquistati in 32 gare con un bilancio di 25 vittorie e 7 sconfitte. La stagione inizia con il successo esterno contro la Panapesca Montecatini per 70-88 alla quale seguiranno altri 4 successi consecutivi. Le 3 sconfitte consecutive dalla 6° alla 9° giornata contro Pfizer Reggio Calabria, Cagiva Varese e Scavolini Pesaro sembrano far scendere le quotazioni dei bianconeri (scesi al 5° posto in classifica) usciti anche prematuramente in Coppa Italia nei quarti di finale per mano della Benetton Treviso. Le V Nere riprendono però la loro corsa in campionato anche se a metà Marzo arriva la delusione per l’eliminazione in EuroLega nei quarti di finale contro il Panathīnaïkos con i greci che vincono lo serie per 2-1 nonostante la sconfitta in Gara 1.
Le V Nere conquistano i playoff in Serie A e il fattore campo a proprio favore chiudendo la regular season al primo posto con 50 punti in classifica e a +4 dai cugini della Filodoro Fortitudo Bologna.
L’avventura nella post-season inizia nei quarti di finale contro la Teorematour Roma. I capitolini, 8° in classifica, negli ottavi di finale hanno eliminato in 2 gare la Comerson Siena. La Buckler con lo stesso risultato si libera della compagine romana vincendo Gara 1 al PalaDozza per 82-79 e Gara 2 al Palazzo dello Sport per 80-72.
In semifinale la sfida si accende contro la Stefanel Milano. Le scarpette rosse dopo il 4° posto nella regular season arrivano ad incrociare la Virtus dopo aver eliminato i cugini della Cagiva Varese per 2-1.
In questa serie prevale il fattore campo infatti Gara 1 è dei bianconeri con il risultato di 93-80 mentre Gara 2 al PalaSharp è un trionfo Olimpia Milano (76-59). Si ritorna al PalaDozza per Gara 3 e le V Nere si impongono per 90-78 mentre in Gara 4 la Stefanel da 25 punti di scarto alla Buckler (96-71). Si decide quindi tutto in Gara 5 e i bianconeri non falliscono davanti al pubblico amico del Madison: finisce 87-79 e la compagine di coach Bucci vola in finale per la terza volta consecutiva.
A contendersi lo scudetto con Danilovic e compagni ci sarà la Benetton Treviso nel remake delle finale della stagione 1992/93, quando la allora sponsorizzata Knorr Bologna, si sbarazzò dei biancoverdi con un netto 3-0 (l’8 Maggio 1993 la Virtus Bologna vince l’11° Scudetto, leggi di più).
Gli uomini di coach Mike D’Antoni hanno chiuso la regular season al 3° posto (bilancio di 22 vittorie e 10 sconfitte) e hanno battuto la Virtus nei quarti di Coppa Italia andando poi a trionfare alle Final Four giocate proprio a Bologna contro la Illycaffè Trieste.
Nei playoff la Benetton ha prima eliminato la Scavolini Pesaro (2-0 nei quarti di finale) e poi la Filidoro Bologna in semifinale vincendo la serie per 3-1.
Gara 1 si gioca il 6 Maggio 1995 e le V Nere vincono nettamente al PalaDozza con il risultato di 84-68 con la doppia-doppia di Joe Binion (24 punti+11 rimbalzi), i 22 punti di Danilovic e 14 di Coldebella mentre agli ospiti non bastano i 16 punti di Woolridge e i 13+7 rimbalzi di Rusconi.
Il 9 Maggio 1995 la serie si sposta al PalaVerde ma la Buckler conduce il match dal primo al quarantesimo minuto. I bianconeri bissano il successo di Gara 1 e si portano sul 2-0 espugnando il parquet veneto per 77-83. Sasha Danilovic ne mette altri 22 punti, Paolo Moretti ne fa 19 mentre Binion chiude ancora in doppia-doppia (10 punti+15 rimbalzi). Dall’altra parte è vana la prova mostre di Stefano Rusconi che chiude con 26 punti, 12 rimbalzi, 4 recuperate e 36 di valutazione.
L’11 Maggio 1995 al PalaDozza è match-point per i bianconeri che si apprestano ad archiviare senza troppi patemi la pratica Benetton. Tutto va secondo il copione e in Gara 3 non c’è nuovamente storia con la Buckler trascinata da Danilovic che si avvicina lentamente al 3° scudetto consecutivo. Dopo il primo tempo chiuso sul punteggio di 46-39 le V Nere dilagano nel secondo tempo. Al suono della sirena finale il punteggio recita 95-82: è ancora festa per la Virtus Bologna che conquista così il 13° scudetto della propria storia, il 3° consecutivo diventando la 1° squadra degli anni 90, dall’avvento dei playoff, a riuscirci, impresa fino a quel momento riuscita solo all’Olimpia Milano nel triennio 1984-1987.
Il finale quindi è lo stesso di quello appena due anni addietro: Treviso battuta nuovamente per 3-0 e supremazia della Virtus in Serie A.
I padroni di casa pur privi di Paolo Moretti (frattura del tendine d’Achille) giocano una grande gara con tutti gli effettivi che portano il loro mattoncino alla causa: 14 punti per Coldebella, 9 punti+5 rimbalzi per Morandotti, 9 per Abbio, 7 per il capitano Brunamonti, 5 punti+10 rimbalzi per Binion, 5 punti+6 rimbalzi per Carera e 2 per Binelli, Battisti e Giacchino.
Ma il grande protagonista è ovviamente Sasha Danilovic. Lo Zar saluta il pubblico Virtussino con 40 punti a referto e un lungo applauso e uno striscione in curva accompagnano la “prima” ultima gara in bianconero della stella Jugoslava. Le sirene americane e della NBA sono sempre più insistenti e il numero 5 della Virtus lascerà la città delle due torri per provare l’esperienza oltreoceano rendendo forse un po’ più amara la festa scudetto.
Tuttavia la Virtus alimenta ancora di più il mito delle V Nere e Bologna ritorna prepotentemente la capitale del basket italiano.
Roster Virtus Bologna: Alessandro Abbio, Andrea Giacchino, Predrag Danilović, Claudio Coldebella, Flavio Carera, Roberto Brunamonti, Joe Binion, Augusto Binelli, Valentino Battisti, Riccardo Morandotti, Paolo Moretti, Daniele Soro, Flavio Bottiroli, Marco Dondi Dall’Orologio. Coach: Alberto Bucci.